di Giuseppe Longo
Domenica delle Palme con urne aperte a Nimis e in altri tre Comuni del Friuli Venezia Giulia per il rinnovo delle civiche amministrazioni. Nel paese pedemontano le elezioni, fissate dalla Regione Fvg per le giornate del 13 e 14 aprile prossimi, avverranno dopo un anno esatto di gestione commissariale, visto che non era stata indetta una consultazione in autunno. Una data, peraltro, che prende un po’ tutti in contropiede, in quanto era diffusa la sensazione che la chiamata al voto nei quattro Comuni – con Nimis, anche Pordenone, Monfalcone e San Pier d’Isonzo – potesse avvenire, con maggiore probabilità, tra fine maggio e metà giugno. Per cui i tempi sono molto stretti per la predisposizione delle liste attraverso le quali i cittadini dovranno scegliere i nuovi amministratori. E che a Nimis avranno l’onere di dare una guida al Comune dopo l’interruzione anticipata – appena dopo due anni – della Giunta guidata dal sindaco Giorgio Bertolla. Avvenendo il voto municipale in questo 2025, i rinnovi della civica assemblea riprenderanno l’esatto ritmo quinquennale che avevano prima della breve esperienza dei mandati quadriennali e dei precedenti commissariamenti.
Sergio Bonfini
Ma veniamo alle prospettive elettorali. Per ora si è delineato soltanto uno schieramento, a capo del quale, come riferito ieri anche dalla stampa quotidiana, c’è l’ingegner Sergio Bonfini, 69 anni, già dipendente di Telecom Italia a Trieste, vicesindaco nella decaduta amministrazione. Nella lista che si sta perfezionando non figurerà l’ex primo cittadino, il quale ha però assicurato un appoggio esterno. Nelle amministrative del 2022 alla lista di Bertolla e Bonfini si era contrapposta la compagine guidata da Gloria Bressani, sindaco uscente, che non si era affermata per un divario di poche decine di voti, sancendo di fatto una spaccatura a metà dell’elettorato. Come si ricorderà, tutto era nato in seguito a gravi dissapori venutisi a creare all’interno della maggioranza, nella quale cinque consiglieri “dissidenti” avevano dato vita al gruppo autonomo “Nimis s’è desta”. Successivamente, assieme ai quattro rappresentanti dell’opposizione espressi da “Rinnova Nimis”, oltre a predisporre una mozione di sfiducia congiunta, erano giunti nella determinazione di rassegnare le dimissioni in massa tanto da provocare la caduta dell’Esecutivo municipale con la nomina del commissario straordinario nella persona di Giuseppe Mareschi. Quattro settimane dopo gli amministratori che erano rimasti in sella – Giorgio Bertolla, Sergio Bonfini, Matteo Cuffolo e Luca Balloch – e, quindi usciti di scena, avevano diffuso una circostanziata risposta agli attacchi degli ex cinque consiglieri eletti nel 2022 nelle due liste “Nimis al Centro” e “Uniti per Nimis” che avevano permesso la nascita della Giunta Bertolla, vale a dire gli assessori Mariacristina Del Fabbro e Stefano Doraconti, che avevano anche restituito le deleghe, Ivana Di Betta, Davide Michelizza e Raul Guillermo Migueletto, i quali si erano appunto coalizzati con l’ex sindaco Bressani, il capogruppo Fabrizio Mattiuzza, Beatrice Follador e Serena Vizzutti.
Giuseppe Mareschi
Ora è arrivata, dunque, l’ora di voltare pagina e chiudere la gestione commissariale, dando alla cittadinanza la possibilità di scegliere i nuovi amministratori che dovranno subentrare alla guida, peraltro molto apprezzata, del dottor Mareschi. Il funzionario regionale, infatti, non si è limitato soltanto all’ordinaria amministrazione, ma ha cercato di assecondare richieste importanti – come la recente attribuzione della cittadinanza benemerita a monsignor Rizieri De Tina – e aspirazioni di ampio respiro come la istituzione di un museo del vino. Così, dopo la riunione prenatalizia, che era stata convocata dalla Biblioteca comunale, pochi giorni fa c’è stato un sopralluogo a Casa Comello, in piazza 29 settembre, al fine di verificarne l’idoneità, non solo per questa importante struttura a servizio del settore vitivinicolo, che si rivelerebbe strumento utile anche in chiave turistica, ma anche per ospitare in modo permanente le tele di Tita Gori, salvate dopo il terremoto e che lo scorso giugno erano state esposte in una bellissima mostra nell’antica Pieve. Un obiettivo che ora, giocoforza, passerà nelle mani dei nuovi amministratori di Nimis che usciranno dal confronto elettorale di aprile.
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In copertina, il Municipio di Nimis che ora attende la nuova amministrazione.
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